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Incendio treno regionale

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2010 09:29
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Sesso: Maschile
30/08/2010 10:22

Utilità degli estintori carrellati a polvere

In questo filmato si riconosce immediatamente il ruolo fondamentale degli estintori carrellati nelle stazioni ferroviarie e in prossimità dei binari, anche nel caso di locomotori elettrici.
Grazie all'uso del carrellato, una persona non addestrata è riuscita a salvare la motrice e contenere i danni al minimo, la stessa motrice ha ripreso la corsa dopo una breve riparazione della durata di circa mezz'ora (secondo quanto scritto nella descrizione e nei commenti del filmato). L'incendio è stato provocato dall'olio lubrificante, il quale viene convogliato in un circuito facilmente soggetto a danneggiamenti.

Nel vecchio forum era stata aperta una discussione su questo argomento, chiusa per cause ignote, il filmato in oggetto è la migliore dimostrazione dell'utilità degli estintori carrellati a polvere e della necessità di posizionamento nelle aree strategiche.
[Modificato da SuperCO2Cold 30/08/2010 10:27]
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Età: 51
Sesso: Femminile
30/08/2010 10:31

[SM=g28002]
La discussione l'avevo aperta io in merito alla metropolitana di Roma [SM=g27988]
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Post: 4
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Sesso: Maschile
30/08/2010 20:50

La presenza di un carrellato nei pressi dei binari di una stazione è senza dubbio utilissima, dato che in questo caso con i due estintori da 6kg presenti sulla motrice (E464) e sulla carrozza immediatamente dietro si sarebbe fatto poco e niente.

Quello che mi lascia un dubbio è la causa dell'incendio, che io attribuirei non tanto a una perdita di olio data la posizione, ma a un surriscaldamento della pinza del freno, probabilmente dovuto a un leggero bloccamento dell'asse, in quanto il circuito frenante di un treno è ad aria, e l'olio non è più presente nelle boccole dei carrelli da almeno 20 anni.


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Virtu94, L'unico ed Inimitabile (Diffidate dalle Imitazioni)


E' scattato un altro allarme, un palazzo è andato in fiamme, qui bisogna fare presto, troppa gente c'è la dentro, e la corsa è cominciata, la sirena è già partita, è una corsa disperata, è una corsa per la vita.
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Post: 8
Sesso: Maschile
31/08/2010 10:11


ma a un surriscaldamento della pinza del freno


la causa d'innesco è quasi certamente il freno bloccato

e l'olio non è più presente nelle boccole dei carrelli da almeno 20 anni


Forse si tratta di un progetto della SKF di cui parlavano i tecnici RFI, durante una riunione per un piano d'emergenza.
Secondo te, da dove ha avuto origine la perdita d'olio (escludendo i carrelli)?
[Modificato da SuperCO2Cold 31/08/2010 10:12]
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Città: MELEGNANO
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Sesso: Maschile
31/08/2010 13:51

Re:

Secondo te, da dove ha avuto origine la perdita d'olio (escludendo i carrelli)?


Sinceramente non saprei, dato che quel tipo di locomotore non ha azionamenti di tipo elettromeccanico come i modelli più vecchi, ma solamente un ssistema di tipo elettronico.

Proverò a informarmi meglio e vi farò sapere.




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Virtu94, L'unico ed Inimitabile (Diffidate dalle Imitazioni)


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31/08/2010 20:59

Dopo aver chiesto sul forum di ferrovie al quale sono iscritto mi sono state date queste risposta che incollo:


la prima è di un vvf appassionato di ferrovie:

Se tra i commenti viene scritto che la causa dell'incendio è l'innesco di una perdita olio che cade sui freni, può essere vero.
L'incendio in questione è di classe B, ovvero di liquidi infiammabili, e se vogliamo scendere nel dettaglio, il liquido infiammabile (olio) appartiene alla classe C dei liquidi, ovvero liquidi che hanno una temperatura d'infiammabilità compresa tra 65°C e 125°C, cioè la temperatura alla quale vengono sprigionati i vapori che mescolati con il comburente [aria(ossigeno/azoto)] formano la miscela che in presenza di innesco bruciano.
Quindi, ricapitolando, se c'è stata una perdita di olio dal motore, l'olio - sicuramente ad una temperatura compresa tra i 65 e 125°C - ha generato i vapori che unitisi all'aria hanno formato la miscela.
Ora manca l'innesco, che può essere stata la caduta dell'olio sui freni che sicuramente saranno stati roventi, oppure anche una semplice scintilla o un arco di corrente che di sicuro dentro un locomotore non manca.


La seconda, in merito alla provenienza dell'olio, da un appassionato:

Di solito i motori sono raffreddati per autoventilazione... L'olio viene usato per lubrificare le parti meccaniche e come liquido refrigerante per i vari azionamenti (GTO, IGBT, Inverter ecc), altri utilizzi non me ne vengono in mente




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Post: 8
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01/09/2010 09:28

Questa è la risposta interessante

La seconda, in merito alla provenienza dell'olio, da un appassionato:

Di solito i motori sono raffreddati per autoventilazione... L'olio viene usato per lubrificare le parti meccaniche e come liquido refrigerante per i vari azionamenti (GTO, IGBT, Inverter ecc), altri utilizzi non me ne vengono in mente





Se tra i commenti viene scritto che la causa dell'incendio è l'innesco di una perdita olio che cade sui freni, può essere vero.
L'incendio in questione è di classe B, ovvero di liquidi infiammabili, e se vogliamo scendere nel dettaglio, il liquido infiammabile (olio) appartiene alla classe C dei liquidi, ovvero liquidi che hanno una temperatura d'infiammabilità compresa tra 65°C e 125°C, cioè la temperatura alla quale vengono sprigionati i vapori che mescolati con il comburente [aria(ossigeno/azoto)] formano la miscela che in presenza di innesco bruciano.
Quindi, ricapitolando, se c'è stata una perdita di olio dal motore, l'olio - sicuramente ad una temperatura compresa tra i 65 e 125°C - ha generato i vapori che unitisi all'aria hanno formato la miscela.


Non tutti gli oli sono uguali: quelli impiegati per i motori a combustione (autoveicoli e locomotori diesel) hanno una temperatura d'infiammabilità in genere superiore a 150°C e spesso vicina a 200-220°C, mentre gli oli di raffreddamento per trasformatori e apparecchi elettrici possono avere temperatura di infiammabilità superiore a 300°C (ad esempio 343°C per oli siliconici).



[Modificato da SuperCO2Cold 01/09/2010 09:29]
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